Youtube non ha ancora ucciso la tv tradizionale, ma la sta cambiando radicalmente.
La televisione dei Corrado, dei Mike Bongiorno, di Fantastico e Drive In è alle spalle da un pezzo. Altri tempi, altri ritmi. La tecnologia in primis YouTube hanno alimentato il processo di trasformazione. Ai primi del millennio il passaggio al digitale terrestre (il cosiddetto switch off) ha aumentato il numero di canali, ampliando l’offerta. Non solo: l’allargamento delle possibilità ha avviato il processo di convergenza, per cui un contenuto è pensato per essere riprodotto su diversi dispositivi. Ma la tv digitale è stata solo l’inizio.

La rivoluzione è stata con YouTube, una piattaforma che, nata nel 2005, ha trasformato radicalmente il consumo di contenuti audiovisivi. L’impatto rivoluzionario di YouTube, che, dopo vent’anni, sta per “prendere la Bastiglia”, simbolo di una trasformazione in atto. Oggi YouTube è la piattaforma di streaming più utilizzata nelle TV connesse negli Stati Uniti, superando concorrenti come Netflix, Prime Video e Disney+. Questo riflette un cambiamento nelle abitudini di fruizione dei contenuti, in cui lo streaming è cresciuto in modo significativo rispetto alla televisione tradizionale.

YouTube ha conquistato vari dispositivi: PC, cellulari, video brevi e ora anche la TV, che è ancora vista come un elemento culturale importante. Nonostante il successo della TV tradizionale, soprattutto con eventi come Sanremo, la separazione tra contenuti digitali e televisivi si sta assottigliando. In futuro, programmi come Sanremo o Temptation Island diventeranno ancora più rilevanti, mentre le produzioni più economiche si avvicineranno allo stile di YouTube, che ha ridotto le barriere per la creazione di contenuti.
Con un accesso più facile a tecnologie di qualità e una cultura digitale diffusa, il divario tra contenuti generati dagli utenti e produzioni professionali potrebbe continuare a ridursi. In conclusione, sebbene la televisione tradizionale resti forte, l’evoluzione digitale è destinata a modificare il panorama dei contenuti, senza che la TV sparisca del tutto.
