UN FANTASMA DENUNCIATO PER FURTO DI OPERE D’ARTE. OPERAZIONE ‘GHOSTBUSTERS’

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Due elementi indispensabili per i suoi furti: un passamontagna e un lenzuolo che gli servivano a trasformarsi in un fantasma e a trafugare le opere. È questa la modalità con la quale agiva un cinquantenne incensurato che lavorava (ora è stato sospeso) come dipendente per una cooperativa in appalto presso le strutture di Santa Margherita e Pio Albergo Pertusati a Pavia. Le cliniche sono parte lesa e a entrambe sono state sottratte opere d’arte. Si tratta di alcuni quadri a olio su tela del XXIII secolo grandi 100×72 (il “Miracolo di San Francesco Saverio” e “L’Adorazione dei Magi”), entrambi di autore ignoto e dal valore 10mila euro ognuno, oltre a circa 40 faldoni contenenti documentazione storica relativa al periodo tra il XXIII e XX secolo. Rubare sì, ma perché vestito da fantasma? Se lo sono chiesti i Carabinieri di Pavia impegnati dal luglio scorso nell’operazione Ghostbusters. “Abbiamo chiamato il fascicolo acchiappa fantasmi”, ha dichiarato il comandante Fabio Volpe. Dopo la cattura, la rivelazione dell’uomo. Grazie al travestimento era convinto di non poter essere identificato. E invece, complici le telecamere nascoste il giallo è stato risolto. Tra l’altro quasi tutta la refurtiva è stata recuperata: all’appello manca soltanto un quadro che forma il trittico e che raffigura l’Annunciazione. Le opere erano state affidate a un 68enne di San Giorgio Lomellina (Pavia) appassionato di antiquariato e rivenditore nei mercatini della zona. Ogni foglio contenuto nei faldoni era in vendita tra i 5 e i 10 euro. Così il fantasma è stato denunciato per furto, mentre il pensionato dovrà rispondere di ricettazione e detenzione illegale di armi. Nella sua cascina, i militari dell’Arma hanno trovato – tra le altre cose – una carabina ad aria compressa priva di matricola e una baionetta.