L’ansia per la Grazia di Paolo Sorrentino a Venezia82 sciolta con 8 minuti di applausi

28 Agosto 2025 16:54
Paolo Sorrentino posa sul red carpet del film la Grazia apertura della Mostra del Cinema 2018 (ph. Jacopo Salvi La Biennale di Venezia)

La 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si è aperta con una standing ovation di otto minuti e rotti di applausi per La grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino. L’opera, accolta con entusiasmo in Sala Grande, ha confermato l’attesa intorno al regista premio Oscar e al suo attore icon: Toni Servillo.

Anna Ferzetti e Pierfrancesco Favino alla Mostra del Cineme Venezia82 (Ph. Jacopo Salvi La Biennale di Venezia)

La trama del film di Paolo Sorrentino

Ambientato in un’Italia contemporanea, La grazia racconta la vicenda di Mariano De Santis (Toni Servillo), Presidente della Repubblica immaginario, cattolico e vedovo, che vive al Quirinale insieme alla figlia Dorotea (Anna Ferzetti), giurista come lui.

Giunto a fine mandato, il capo dello Stato si trova a dover decidere su due delicate richieste di grazia, entrambe legate al tema dell’eutanasia. Una scelta che lo pone davanti a dilemmi politici, etici e religiosi, ma anche a un conflitto personale legato al ricordo della moglie, scomparsa otto anni prima, il cui amore continua a condizionare ogni suo gesto.

Tony Servillo il Presidente nel film La Grazia sul red carpet a Venezia82 (Ph. Jacopo Salvi La Biennale di Venezia)

I temi centrali: amore, istituzioni e dubbio

Secondo Paolo Sorrentino, La grazia è attraversato da un concetto di amore più ampio: non solo quello privato per la moglie e la figlia, ma anche l’amore per le istituzioni, per il diritto e per una forma di politica ormai inattuale, fondata sul dubbio e sulla responsabilità.

Il regista ha spiegato che “l’esercizio del dubbio è una delle qualità meno frequentate in politica. Se nella Prima Repubblica degenerava in immobilismo, oggi invece assistiamo a leader che ostentano certezze prive di ideologia, spesso strampalate. Su questioni come l’eutanasia o la grazia a un omicida, invece, il dubbio dovrebbe essere una conditio sine qua non”.

Il regista Paolo Sorrentino firma autografi ai fan a Venezia82 (Ph. Jacopo Salvi La Biennale di Venezia)

Toni Servillo musa di Sorrentino

Toni Servillo torna a essere il volto principale del cinema di Paolo Sorrentino. La sua interpretazione del Presidente De Santis ha colpito la critica per intensità e misura, restituendo allo spettatore un personaggio diviso tra fede, diritto e dolore personale. Al suo fianco, Anna Ferzetti dà vita a una figura femminile forte e razionale, in equilibrio tra affetto familiare e rigore giuridico.

Le recensioni della critica internazionale

La stampa estera ha accolto positivamente il film.

  • The Guardian, con Peter Bradshaw, ha definito il film elegante, raffinato e meditativo eleggendo Sorrentino ad erede di Michelangelo Antonioni e Tony Servillo ad alterego del medesimo regista.

Elegantissima Anna Ferzetti a Venezia82 (Ph. Jacopo Salvi La Biennale di Venezia)

Perché La grazia è un film attuale più che mai

Con questo nuovo lavoro, Paolo Sorrentino riafferma il suo cinema come uno spazio in cui estetica e riflessione etica si intrecciano. La grazia non è solo un dramma politico e umano, ma anche una meditazione sulla responsabilità individuale, sul rapporto tra fede e istituzioni e sulla fragilità del potere.

Se trovi interessanti i nostri contenuti iscriviti al Club (è gratis)

ExtraClub

Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.
Nome
Privacy(Obbligatorio)