Dallo “strumento curioso” all’abitudine quotidiana
In meno di tre anni ChatGPT è passato da esperimento virale a compagno di routine per una platea enorme. Il primo studio globale del NBER dal titolo Working Paper How People Use ChatGPT su utilizzi reali racconta oltre 700 milioni di utenti attivi ogni settimana e più di 2,5 miliardi di messaggi al giorno, pari a circa 29 mila al secondo. Una diffusione senza precedenti nella storia recente della tecnologia.
Chi lo usa: il divario di genere si chiude, dominano i più giovani
Gli autori rilevano che il gap di genere degli inizi si è sostanzialmente azzerato e, a luglio 2025, tra i weekly users prevalgono leggermente i nomi femminili. Quasi la metà dei messaggi arriva da under 26. La crescita più veloce? Nei Paesi a reddito medio-basso.
Vita privata batte lavoro (ed è qui la grande sorpresa)
La quota di messaggi non legati al lavoro è salita in un anno dal 53% al 73%: ricette, traduzioni, studio, creatività, consigli pratici. Il lavoro, però, resta centrale per chi ha istruzione alta e professioni qualificate.
Sintesi dati principali della ricerca How People Use ChatGPT (NBER, 2025)
Voce | Dato principale | Nota |
Utenti attivi settimanali (luglio 2025) | 700 milioni | Circa il 10% della popolazione adulta mondiale |
Messaggi inviati al giorno | 2,6 miliardi | Oltre 29.000 messaggi al secondo |
Crescita messaggi non lavorativi | dal 53% al 73% (2024–2025) | Crescono più dei messaggi legati al lavoro |
Principali categorie di uso | Consigli pratici (29%), Scrittura (24%), Ricerca informazioni (24%) | Insieme coprono quasi l’80% delle conversazioni |
Uso per programmazione | 4,2% dei messaggi | Molto meno rispetto ad altre piattaforme come Claude |
Uso per relazioni/compagnia | 1,9% dei messaggi | Marginale rispetto ad altre stime |
Intento dell’utente | Asking 49% – Doing 40% – Expressing 11% | Nel lavoro prevale Doing (56%), soprattutto scrittura |
Attività lavorative principali | Documentazione, decisioni, problem solving, pensiero creativo | 81% dei messaggi di lavoro ricade in queste aree |
Genere degli utenti | Inizialmente 80% maschile, oggi parità | Nel 2025 prevalenza lieve di nomi femminili |
Età | 46% dei messaggi da under 26 | Cresce l’uso anche fra fasce più mature |
Paesi a crescita più rapida | Medio-basso reddito | Adozione accelerata rispetto ai Paesi ad alto reddito |
Qualità percepita | Rapporto positivo/negativo > 4:1 | In forte miglioramento rispetto al 2024 |
Le tre grandi cose che facciamo con ChatGPT
Quasi l’80% dell’uso ricade in Consigli pratici, Ricerca di informazioni e Scrittura. A lavoro vince nettamente la scrittura: email, documenti, revisioni e traduzioni, spesso come co-autore che rifinisce testi già esistenti.
Programmare? Poco. Compagnia? Ancora meno.
Solo il 4,2% dei messaggi riguarda programmazione; relazioni/compagnia si ferma all’1,9%. Una fotografia che smentisce la narrativa secondo cui gli LLM verrebbero usati soprattutto per codice o per “compagnia digitale”.
Cosa chiediamo davvero: chiedere, fare, esprimersi
Gli autori classificano i messaggi in Asking (49%), Doing (40%) ed Expressing (11%). Nel lavoro prevale il Doing (56%), e quasi tre quarti di queste richieste sono attività di scrittura. Tradotto: ChatGPT è spesso copilota operativo che trasforma input in output utili.
Le attività di lavoro dove incide di più
Circa l’81% dei messaggi professionali si concentra su due aree: ottenere/documentare/interpretare informazioni e prendere decisioni/dare consigli/risolvere problemi/pensare in modo creativo. Pattern simili emergono in quasi tutte le famiglie occupazionali.
La qualità delle interazioni migliora
Il rapporto tra risposte valutate buone e cattive è in costante crescita (oltre 4 a 1 in media sulle principali categorie). Segno di modelli migliori e utenti più esperti nello sfruttarli.
Se trovi interessanti i nostri contenuti iscriviti al Club (è gratis)