Come usiamo davvero ChatGPT: uno studio (il primo) ce lo dice

17 Settembre 2025 17:22
Imbonitore d'un tempo (immagine AI genrated)

Dallo “strumento curioso” all’abitudine quotidiana

In meno di tre anni ChatGPT è passato da esperimento virale a compagno di routine per una platea enorme. Il primo studio globale del NBER dal titolo Working Paper How People Use ChatGPT  su utilizzi reali racconta oltre 700 milioni di utenti attivi ogni settimana e più di 2,5 miliardi di messaggi al giorno, pari a circa 29 mila al secondo. Una diffusione senza precedenti nella storia recente della tecnologia.

Chi lo usa: il divario di genere si chiude, dominano i più giovani

Gli autori rilevano che il gap di genere degli inizi si è sostanzialmente azzerato e, a luglio 2025, tra i weekly users prevalgono leggermente i nomi femminili. Quasi la metà dei messaggi arriva da under 26. La crescita più veloce? Nei Paesi a reddito medio-basso.

Vita privata batte lavoro (ed è qui la grande sorpresa)

La quota di messaggi non legati al lavoro è salita in un anno dal 53% al 73%: ricette, traduzioni, studio, creatività, consigli pratici. Il lavoro, però, resta centrale per chi ha istruzione alta e professioni qualificate.

Sintesi dati principali della ricerca How People Use ChatGPT (NBER, 2025)

Voce Dato principale Nota
Utenti attivi settimanali (luglio 2025) 700 milioni Circa il 10% della popolazione adulta mondiale
Messaggi inviati al giorno 2,6 miliardi Oltre 29.000 messaggi al secondo
Crescita messaggi non lavorativi dal 53% al 73% (2024–2025) Crescono più dei messaggi legati al lavoro
Principali categorie di uso Consigli pratici (29%), Scrittura (24%), Ricerca informazioni (24%) Insieme coprono quasi l’80% delle conversazioni
Uso per programmazione 4,2% dei messaggi Molto meno rispetto ad altre piattaforme come Claude
Uso per relazioni/compagnia 1,9% dei messaggi Marginale rispetto ad altre stime
Intento dell’utente Asking 49% – Doing 40% – Expressing 11% Nel lavoro prevale Doing (56%), soprattutto scrittura
Attività lavorative principali Documentazione, decisioni, problem solving, pensiero creativo 81% dei messaggi di lavoro ricade in queste aree
Genere degli utenti Inizialmente 80% maschile, oggi parità Nel 2025 prevalenza lieve di nomi femminili
Età 46% dei messaggi da under 26 Cresce l’uso anche fra fasce più mature
Paesi a crescita più rapida Medio-basso reddito Adozione accelerata rispetto ai Paesi ad alto reddito
Qualità percepita Rapporto positivo/negativo > 4:1 In forte miglioramento rispetto al 2024

Le tre grandi cose che facciamo con ChatGPT

Quasi l’80% dell’uso ricade in Consigli pratici, Ricerca di informazioni e Scrittura. A lavoro vince nettamente la scrittura: email, documenti, revisioni e traduzioni, spesso come co-autore che rifinisce testi già esistenti.

Programmare? Poco. Compagnia? Ancora meno.

Solo il 4,2% dei messaggi riguarda programmazione; relazioni/compagnia si ferma all’1,9%. Una fotografia che smentisce la narrativa secondo cui gli LLM verrebbero usati soprattutto per codice o per “compagnia digitale”.

Cosa chiediamo davvero: chiedere, fare, esprimersi

Gli autori classificano i messaggi in Asking (49%), Doing (40%) ed Expressing (11%). Nel lavoro prevale il Doing (56%), e quasi tre quarti di queste richieste sono attività di scrittura. Tradotto: ChatGPT è spesso copilota operativo che trasforma input in output utili.

Le attività di lavoro dove incide di più

Circa l’81% dei messaggi professionali si concentra su due aree: ottenere/documentare/interpretare informazioni e prendere decisioni/dare consigli/risolvere problemi/pensare in modo creativo. Pattern simili emergono in quasi tutte le famiglie occupazionali.

La qualità delle interazioni migliora

Il rapporto tra risposte valutate buone e cattive è in costante crescita (oltre 4 a 1 in media sulle principali categorie). Segno di modelli migliori e utenti più esperti nello sfruttarli.

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