Originale o snob. Il nostro viaggio tra le baite – che ci siamo impegnati a raggiungere rigorosamente senza sci, nello spirito più puro di quello che gli esperti chiamano l’arte del baitiing – parte da Cortina. Dalla Baita Piè Tofana. La vista è sulla piste che saranno delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. A tavola potete godere di piatti ricercati saldamente ancorati alla tradizione. La cantina? C’è l’imbarazzo della scelta tra oltre 600 etichette.
A Passo Giau, quota 2.175 metri c’è da Aurelio. Terrazza panoramica, vista straordinaria e piatti creati con maestria utilizzando le erbe che offre la montagna. Spostandoci alle pendici del Cristallo El Brite de Larieto è una farm, una fattoria, dove si possono mangiare piatti della tradizione magistralmente reinterpretati; latte e formaggi sono tutti ovviamente prodotti in casa.
Al rifugio Burz si arriva con la seggiovia la vista è straordinaria e mentre il mondo si affanna su e giù per le piste, noi, paladini del non sci, troviamo soddisfazione con i piatti di montagna nel cuore del famoso circuito Sellaronda. Qui siamo a poca distanza da Arabba: legno ovunque, un bel camino circolare, vetrate panoramiche ed ottima cucina.