Biennale d’Arte: gallery delle (nostre) umane emozioni in 7 padiglioni

Un primo sguardo alle partecipazioni nazionali che affiancano la 59. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, in esposizione dal 23 aprile al 27 novembre 2022

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Innanzi tutto, l’emozione! Soltanto dopo la comprensione!” suggeriva Paul Gauguin. E noi, prendendolo in parola, vi raccontiamo cosa, di questo primo sguardo ai padiglioni nazionali che affiancano la 59. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, curata da Cecilia Alemani, in esposizione dal 23 aprile al 27 novembre 2022, ci ha emozionato, una foto alla volta.

1. AUSTRIA – Invitation of the Soft Machine and Her Angry Body Parts


Dipinti, sculture, opere tessili, fotografie, testi e video, fino a una collezione di moda e una pubblicazione sotto forma di rivista: Jakob Lena Knebl e Ashley Hans Scheirl presentano installazioni al limite del teatrale in cui dispiegano il loro intero cosmo artistico. Basta entrarci perché torni il buon umore.

Curatore: Karola Kraus
Artisti: Jakob Lena Knebl e Ashley Hans Scheirl

2. BELGIO – The Nature of the Game

Diversi schermi di grandi dimensioni, posti in varie angolazioni, trasmettono immagini di bambini di tutto il mondo che giocano. Il messaggio è subito chiaro, tra gridolini e risate che stordiscono. Cosa più del gioco riesce a creare una relazione creativa e spontanea con il mondo? E come cambia il gioco nelle varie culture? L’occhio di Francis Alÿs registra, in chiave etnografica, sia il potere della tradizione culturale sia gli atteggiamenti autonomi dei bambini, che hanno sempre qualcosa da insegnarci.

Curatore: Hilde Teerlinck
Artista: Francis Alÿs

3. BRASILE – Con il cuore che esce dalla bocca

In questo padiglione si entra da un orecchio e si esce dall’altro, letteralmente. L’installazione è tutta un elenco di questi modi di dire, resi tangibili. L’idea dell’espositore Jonathas de Andrade è quella di ricreare le sensazioni provate da un immaginario corpo brasiliano, tradotte in espressioni dirette, capaci di catturare e trasmettere il momento storico che stiamo vivendo in tutta la sua complessità.

Curatore: Jacopo Crivelli Visconti
Artista: Jonathas de Andrade

4. DANIMARCA – We Walked the Earth

Cerchiamo rifugio in chi eravamo o cerchiamo delle vie di fuga in chi potremmo diventare? Si domanda l’artista, che ci fa attraversare le stanze della casa di una strana famiglia di tre centauri (dalla riproduzione eccellente), dove si viene avvolti in un atmosfera iperrealista di fortissima drammaticità e quasi si sente l’odore acre della tragedia. A noi è venuta voglia di scappare.

Curatore: Jacob Lillemose
Artista: Uffe Isolotto

5. ISLANDA – Perpetual Motion

La bellezza è intorno a noi, anche nelle cose più semplici e piccole, impercettibili, come la polvere. Nell’opera di Sigurdur Gudjonsson è l’armonia che crea l’incanto. Un flusso congiunto di musica e immagini, luce e colori da cui lasciarsi semplicemente catturare.

Curatore: Mónica Bello
Artista: Sigurdur Gudjonsson

(Crediti: Elena Lazzaroni)

6. REPUBBLICA DEL SUDAFRICA – Into the Light

Dagli autoritratti fotografici di Lebohang Kganye emerge subito lo stridore fra l’immaginario magico e infantile delle favole e la sua realtà, molto meno idilliaca, di donna in una township in Sudafrica. Sono immagini sfrontate che creano una sorta di fascinazione suscitata dal contrasto estetico e culturale che trasmettono.

Curatore: Amé Bell
Artisti: Roger Ballen, Lebohang Kganye, Phumulani Ntuli
Opera di Lebohang Kganye
Titolo: B(l)ack to Fairy Tales

(Crediti: Elena Lazzaroni)

 

7. UNGHERIA – Dopo i sogni: ho il coraggio di sfidare i danni

Il “dilemma del porcospino” di Arthur Schopenhauer afferma che tanto più due esseri umani si avvicinano tra loro, molto più probabilmente si feriranno l’uno con l’altro (i porcospini possiedono, appunto, aculei sulla propria schiena). Le curiose e a tratti buffe opere di Zsófia Keresztes si rifanno a questo dilemma mostrando frammenti di corpo, separati ma esistenti come unica comunità, che tentano di raggiungere la loro forma finale.

Curatore: Mónika Zsikla
Artista: Zsófia Keresztes