Algoritmi per il turismo del futuro. A Ca’ Foscari si studiano strategie al servizio del turista.

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A Ca' Foscari

A Ca’ Foscari si studiano strategie d’impresa, al servizio del turista e del turismo. All’università lagunare è nato un nuovo progetto dedicato all’implementazione delle modalità di sviluppo del turismo. Avete presente tutti quei dati che lasciamo nei nostri smartphone quando navighiamo in internet per cercare qualcosa? Magari adocchiamo un prodotto, ci piace e lo compriamo. Tutto questo è importante, sono informazioni preziose, che servono al team di “Smartland”, per produrre strategie a servizio del turismo. Come? producendo nuovi algoritmi in grado di analizzarli per il turismo del futuro.

Cos’è Smartland? Si tratta di una rete innovativa regionale che comprende vari aziende ed enti proveniente da settori davvero molto diversi. Si passa infatti dalle imprese agroalimentari, agli operatori del turismo ricettivo. Perché uno dei suoi punti di forza è l’”indisciplinarietà”, ovvero il clash tra personalità tra loro molto diverse. Il tutto per produrre una visione multi prospettica, originale e in continuo divenire.

Tornando all’enorme quantità di dati seminata nel web dalla nostra società, a Smartland può tornare utile, appunto nel campo del turismo. Tutti i dati possono essere messi assieme e filtrati attraverso logaritmi per creare un servizio che crei una vacanza ideale, personalizzata ad ogni turista. E’ questa l’idea e la mission di Smartland, che si propone di realizzare entro il 2026.

Ce lo spiega il professor Carlo Bagnoli in un intervista al Gazzettino. Ad una coppia di turisti, ad esempio, con dei gusti e delle abitudini ben definite, l’algoritmo metterà loro a disposizione un pacchetto personalizzato. Se la coppia preferisce il mare e il relax, piuttosto che la montagna e il movimento, il pacchetto offrirà loro indicazioni adeguate alla loro “personalità”.

Il tutto è pensato proprio per il turista, ma l’albergatore tipo, non viene dimenticato. Anzi, continua il professor Carlo Bagnoli, la sua incisività potrà aumentare grazie alla messa a disposizione di tutti questi dati con apposite applicazioni. In modo da offrire la sua proposta, in modo sempre più mirato.

E’ anche un modo per contrastare colossi del calibro di Google e Amazon, che hanno già lo loro strategie. L’obiettivo di Smartland guarda infatti al locale, in particolare al Veneto, in modo da concentrare le massime risorse in uno spazio limitato. Piuttosto che puntare ad uno spazio più esteso come le grandi compagnie appena citate. C’è un mercato del turismo polverizzato, che Smartland intende rendere più compatto e coeso.

Carlo Bagnoli (Udine, 1969) è professore ordinario a Venezia, e delegato del rettore all’Innovazione Strategica tramite la Fondazione Ca’ Foscari e sviluppo dell’incubatore del Vega. Smartland fa parte di una nuova forma aggregativa denominata Rete di Imprese. Questa forma organizzativa è nata da una serie di norme che ha preso avvio dal Decreto legge 5/2009 che ha introdotto nell’ordinamento giuridico il “contratto di rete”.