E’ la nuova iniziativa di Progetto Giovani a Padova, mettere a dimora gli artisti, in modo da far germogliare in loro nuova arte. “Mettere a dimora”, proprio come si usa fare con le piante. E’ l’idea inziale di “Dimore. Residenze D’Artista OnLine”, sperimentazione nata in seguito al periodo passato in quarantena per l’emergenza sanitaria.
La residenza di un’artista è sempre un luogo misterioso, arcano e sfuggevole. Un rifugio, completamente diverso dalle abitazioni delle “persone normali”. Di solito è sempre ben custodito, l’accesso è consentito a pochi intimi, affini all’artista. Un luogo sognante, calmo e pieno di suggestioni. Siete pronti a scoprirlo questa volta?
La sezione Creatività del Progetto Giovani è pronta a dare il via al suo programma artistico. Gli appuntamenti saranno ospitati in un sito dedicato, in costante aggiornamento. “Dimore”, questo il sito, sarà teca e residenza degli artisti coinvolti, che parteciperanno di volta in volta a workshop online di gruppo, dove svilupperanno le loro idee. Si tratta di workshop creati ad hoc da professionisti del mondo dell’arte e della cultura.
I temi su cui interrogheranno gli artisti? Il presente, l’isolamento, il senso di solitudine nato dalla costrizione nella propria dimora. Lo scenario straniante dell’isolamento sarà catalizzatore primario per la nascita della creatività degli artisti che partecipano al programma.
Il pubblico, seguirà dal sito, gli sviluppi e i progressi degli artisti. Come in un diario di bordo scandito da precise regole, capitoli, date e parole chiave. Il tutto nell’arco di circa due mesi, in cui gli artisti saranno guidati dai dei tutor come Elena Mazzi, Pietro Gaglianò e Babilonia Teatri. Ogni tutor lavorerà con gli artisti per un capitolo della durata di due settimane, periodo in cui affronta un tema specifico. Il tema, sarà vicino al proprio percorso di ricerca e agli interrogativi sul tempo che stiamo vivendo. Ad esempio, Elena Mazzi, condurrà il Primo Capitolo, caratterizzato dalla parola chiave Identità.

E gli artisti? Innanzitutto sono sette e tutti giovanissimi: Daniele Costa, Nicolò Masiero Sgrinzatto, Alessio Mazzaro, Eleonora Reffo, Gianna Rubini, Annalisa Zegna.
La ricerca di Daniele costa si focalizza sulla conoscenza del corpo umano in due direzioni di introspezione personale.
Nicolò Masiero costruisce macchine e oggetti indisciplinati atti ad aprire o estendere la capacità di risposta ad un sistema.
Alessio Mazzaro è artista visivo, performer e ricercatore di storie.
Eleonora Reffo è impegnata nella personale costruzione di una figura che non opera al di fuori del processo di produzione artistica. Una figura di ruolo dedito alla mediazione, all’oratoria e al coordinamento.
Gianna Rubini, artista visiva attiva anche nel campo sociale. Prende in esame diversi ambiti con uno sguardo attento che s’intrufola per appropriarsi di gesti e abitudini umane sottolineandole la gracilità.
Annalisa Zegna è artista e ricercatrice; lavora con linguaggi visivi e performativi, concentrandosi su esperienze collettive e pratiche collaborative.
“Il progetto sperimentale e pilota Dimore – residenza d’artista online”, commenta il sindaco Sergio Giordani, “è dunque, insieme ad altre iniziative, una delle risposte che il servizio pubblico ha deciso di attivare per sostenere la formazione e la ricerca di giovani artisti under 35; per contribuire, in questo modo, a ridisegnare un nuovo paesaggio culturale a partire dalla nostra città e dai giovani”.