La natura riconquista Venezia, viaggio tra cigni, pesci e inconsuete acque (quasi) azzurre

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La natura riconquista Venezia
venezia il canal grande deserto durante il lockdown per il coronavirus

Venezia continua ad essere deserta: ce ne siamo occupati nei giorni scorsi. Ma numerose sono le foto apparse sui social network, tra lo stupore di tutti, che presentano la città lagunare decisamente diversa e come quasi mai si era vista prima. Il decreto contro il coronavirus ha disposto il blocco totale delle attività di ogni tipo. Dopo qualche giorno l’effetto si è manifestato sotto gli occhi dei cittadini veneziani. La natura, potremmo dire a sorpresa, si sta riprendendo Venezia: acque limpide e pulite che lasciano intravedere i fondali dei canali mostrando tutti i pesci che vi nuotano all’interno. E si assiste anche al ritorno dei gabbiani e dei cigni – questi ultimi fotografati a Burano.

Canal Grande non è più dominico esclusivo e confusionario di motoscafi, vaporetti e navi da carico decisamente sproporzionate, rispetto alle dimensioni degli attracchi della città. Al contrario ora abbiamo di fronte quello che sembra proprio un regno di animali lagunari che si sono ripresi il proprio spazio. Una fauna che, non solo chi abita a Venezia, ma anche chi la frequenta, non è per niente abituato a vedere. Anzi, a sentire le dichiarazioni di molti abitanti, nessuno si ricorda una situazione come questa.

Ecco dunque il risultato di sole due settimane di lockdown (ovvero il blocco imposto dal protocollo governativo) non solo Venezia, ma l’Italia intera e il mondo si sta letteralmente trasformando, in meglio. Non solo un effetto estetico: i satelliti e i rilevatori di inquinamento ci dicono che l’inquinamento si è abbassato piuttosto sensibilmente. Il risultato è ora sotto gli occhi di tutti: non possiamo ignorarlo. Che sia l’occasione per riflettere veramente su un possibile cambiamento da attuare non appena tutto questo sarà finito?

Foto da: iStock, Facebook.