Italiana e in rosa (per la prima volta), è la nuova direzione della Biennale Arti Visive 2021

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E’ una nomina al femminile, quella di Cecilia Alemani, prima donna italiana a rivestire il ruolo di direttore del Settore delle Arti Visive della Biennale di Venezia. Con l’incarico di curatrice, il cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, ha comunicato la decisione di affidarle la progettazione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte 2021.

“È un grandissimo onore – ha dichiarato Cecilia Alemani subito dopo la nomina – poter assumere questo ruolo in una delle istituzioni italiane più prestigiose e riconosciute al mondo. Come prima donna italiana a rivestire questa posizione, capisco e apprezzo la responsabilità e anche l’opportunità offertami e mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società.”

Cecilia Alemani (nata a Milano, 1977) vive e lavora a New York. Già curatrice con all’attivo numerose mostre, progetti e collaborazioni con artisti come El Anatsui, John Baldessari, Phyllida Barlow, Carol Bove, Sheila Hicks, Rashid Johnson, Barbara Kruger, Zoe Leonard, Faith Ringgold, Ed Ruscha, Nari Ward e Adrián Villar Rojas, tra i più influenti di oggi. Dal 2011 si occupa del programma di arte pubblica proposto dalla High Line, la passeggiata-parco urbano sopraelevata costruita su una ferrovia abbandonata di New York, che da area post-industriale si è ora riqualificata in quartiere residenziale di lusso. Da ogni anno a questa parte, Cecilia Alemani commissiona e produce opere contemporanee con l’obiettivo di decorare lo spazio del parco.

Gli ultimi lavori della Alemani comprendono la mostra intitolata Il Mondo Magico al Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, 57. Esposizione Internazionale d’Arte e Hopscotch (Il gioco del mondo). Nella prima risalente al 2017, ha presentato nuove commissioni su larga scala di Giorgio Andreotta Calò, Adelita Husni-Bey, e Roberto Cuoghi. La seconda nel 2018 in collaborazione con la città di Buenos Aires e Art Basel Cities, celebrando il ricco ecosistema culturale della città argentina.

Laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano con un master in studi curatoriali per l’arte contemporanea presso il Bard College, New York, Cecilia Alemani ha lavorato anche come curatrice indipendente collaborando con vari musei e istituzioni no profit e fondazioni private (Tate Modern a Londra, Artist Space a New York e Deste Foundation), dirigendo lo spazio sperimentale X Initiative con mostre di Derek Jarman tra i più importanti.