Prende ispirazione dalle opere custodite ai Musei Capitolini la collezione Cruise 2020 di Gucci, la cui sfilata si è svolta martedì all’interno del complesso museale romano. Alessandro Michele, Direttore Creativo della maison fiorentina, ha presentato una collezione in cui spiccano toghe, pepli e tuniche di romana memoria, ma non mancano riferimenti al mondo contemporaneo, anche dal punto di vista sociopolitico.
“Roma è un luogo difficile da definire anche per un romano. È un po’ disordinata come lo erano alcuni dei ragazzi che sfilavano stasera, è libera, è artistica, è anarchica. La libertà è un’idea romantica, il sogno di essere come vogliamo”, ha detto Alessandro Michele, il direttore artistico di Gucci, al termine della presentazione della sua nuova collezione. La formula di Michele è sempre la stessa e sempre di successo: mescolare stili, gusti ed epoche diversi e lontani tra loro e creare uno stile, anzi un mondo, personale e unico.
La scelta dei Musei Capitolini è legata alla particolare concezione di Alessandro Michele, secondo cui “l’arte è la cosa meno esclusiva al mondo”. La sfilata ha mescolato i modelli vivi e le statue antiche, quasi una rappresentazione dello stile creativo di Michele che unisce e confonde passato e presente: “tutto è contemporaneo, perché tutto esiste insieme. Se ogni giorno vedi statue e monumenti antichi, come puoi dire che non siano vivi? Sono qui, ogni giorno, come me e te”.
Alla sfilata erano presenti celebrità italiane e internazionali come Harry Styles (dal 2018 testimonial di Gucci), Salma Hayek (moglie di François-Henri Pinault, l’amministratore delegato di Kering, il gruppo francese che possiede Gucci), Elton John, Naomi Campbell, il cantante milanese Ghali, Alessandro Borghi e Valeria Golino.