GRANDE SUCCESSO CON PROROGA FINO AL 21 OTTOBRE PER LE MOSTRE DELLA “PRIMAVERA A PALAZZO FORTUNY”

Tempo di lettura: 2 minuti

Considerato il costante apprezzamento da parte di critica e pubblico, le mostre della ‘Primavera a Palazzo Fortuny’ a Venezia prorogano fino al 21 ottobre 2018.
Il percorso espositivo si apre al piano terra con La Stanza di Zurigo Omaggio a Zoran Music, attraverso la quale viene restituita finalmente al pubblico la “stanza di Zoran”, realizzata nel 1950 da Zoran Music (Bocavizza, 1909 – Venezia, 2005) su commissione delle sorelle Charlotte e Nelly Dornacher per la decorazione del seminterrato della loro villa a Zollikon, nei pressi di Zurigo. Dopo anni di incuria e abbandono la stanza è stata recuperata grazie all’intervento di Paolo Cadorin, cognato di Music, direttore del dipartimento di restauro del Kunstmuseum di Basilea. L’ensamble, vero e proprio esempio di “opera d’arte totale”, oltre alle pitture su intonaco, tela di lino e juta, comprende anche motivi decorativi ricamati sulle tende e sulla tovaglia che ornavano la sala e alcuni mobili, dando vita a un inno in cui egli inserisce tutto il suo universo. A ciò si aggiunge anche un’ampia e accurata selezione di opere realizzate tra il 1947 e il 1953, provenienti da collezioni private e dall’archivio dell’artista – dopo un complesso lavoro eseguito dagli allievi dell’artista è stato ora ricomposto a Palazzo Fortuny come elemento centrale di una mostra-omaggio al suo autore, curata da Daniela Ferretti e promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia con il sostegno di Charlotte und Nelly Dornacher Stiftung.
Al primo e al secondo piano del Palazzo viene quindi ‘svelata’ la Collezione Merlini, una tra le maggiori raccolte private d’arte specializzate sul Novecento nazionale, qui esposta non nella sua interezza (che conta oltre 400 opere) ma offerta dai curatori, Daniela Ferretti e Francesco Poli, in piena sintonia con lo spirito del collezionista, in una prospettiva di lettura inedita, determinata anche dalle affascinanti e peculiari caratteristiche degli ambienti del museo.“Nucleo centrale della Collezione, e della mostra, è proprio “La stanza del Collezionista”. Al Fortuny – sottolinea Mariella Gnani che della collezione è la curatrice – viene riproposto, arredi compresi, uno degli ambienti di casa Merlini, quello che riflette maggiormente le passioni del Collezionista. Che ha voluto riunire, in questa stanza, una sequenza spettacolare di opere di Fontana, accanto alla “Madre” di Wildt, opera che lo scultore tenne per se stesso, e a due capolavori assoluti di Melotti, tra cui Teorema”.
Quello di Giuseppe Merlini rimane uno straordinario esempio di “collezionismo vecchio stampo”, essenzialmente improntato alla volontà di contribuire, con entusiasmo e competenza, a formare dei percorsi che, anche se rimangono un patrimonio privato, devono comunque avere come finalità quella di accrescere la circolazione e la conoscenza dell’arte a livello socialmente più allargato.
Alle mostre sono abbinati due splendidi cataloghi: Omaggio a Zoran Music, prodotto dalla Fondazione Musei Civici e stampato da Grafiche Veneziane, è accompagnato da scritti di Jean Clair, Monique Veillon Cadorin, Daniele D’Anza e Diego Bianchi e da un ricco apparato iconografico; La collezione Merlini, edito da Silvana Editoriale, vede interventi di Daniela Ferretti, Francesco Poli (inclusa una bella intervista di quest’ultimo a Giuseppe Merlini) e Mariella Gnani.